Grindadráp, l’assurdo sterminio di balene in Danimarca

di Silvia

Grindadráp significa caccia in mare. Con questo nome si fa riferimento alla caccia alle balene, un fenomeno agghiacciante che si verifica ogni anno sulle coste danesi delle isole Fær Øer. Qui si consuma una mattanza immotivata, spesso segnalata da inchieste internazionali, a cui partecipa fiera tutta la popolazione locale con il solo scopo di praticare una tradizione.

Le origini ed il significato del Grindadráp

La pratica prende il nome di Grindadráp ed è stata ammonita dalla Commissione Internazionale per la caccia alle balene. Non essendo un’attività commerciale o alimentare non si comprende come nessuna autorità sia ancora intervenuta per placare questo cruento macello. Gli abitanti del posto non vedono in questa pratica l’orrore ed il disgusto che chiunque prova nel vedere le foto rosso sangue in cui i bambini giocano sui cadaveri delle balene, esanimi sulla riva.

Un’assurda tradizione

Per gli abitanti di queste isole si tratta di una tradizione proveniente dal loro passato. Questa attività va avanti da secoli e si verificava anche in Islanda, alle Orcadi e in numerose altre isole nordiche. La caccia alle balene, durante il dodicesimo secolo, era funzionale alla sopravvivenza del popolo perché le carni, il grasso e la pelle erano impiegate a tavola e nella quotidianità. Già nel medioevo qualcuno volle attivarsi per mettere un freno a questa mattanza che, rispetto a quella che si consuma ai giorni nostri, era per lo meno quasi giustificata. Il documento più importante risale al 1298 e stabilisce limitazioni sul numero di uccisioni di balene consentito.

Chi salva le balene? Chi osteggia la Grindadráp?

Sea Sheperd è un movimento nato per preservare l’oceano da queste mattanze immotivate e che, grazie alla potente flotta e alla sua rete di volontari internazionali, difende i cetacei anche con la forza. Difatti sono tantissimi gli attivisti finiti in manette delle autorità delle isole Feroe che, di fatto, sono le uniche a considerare legale la pratica del Grindadráp. Questo movimento possiede una flotta di navi con le quali allontana i cetacei dalla costa durante i periodi di caccia. Quando tutto procede secondo i piani i branchi tornano in mare aperto sani e salvi. Talvolta le operazioni si concludono con arresti e sequestri dei mezzi per cui il gioco di forza prosegue incessante in attesa di un intervento internazionale. Purtroppo l’isola pur essendo di pertinenza della Danimarca, si amministra in modo del tutto singolare ed autonomo.

Perché la Grindadráp è inutile?

Le carni delle balene uccise oggi non sono adatte all’utilizzo alimentare. Questo per via dell’altissima percentuale di mercurio contenuta al suo interno. Per questo ci si chiede come mai la popolazione continui imperterrita a consumare queste mattanze. Solo una minima parte di balene viene effettivamente impiegata per l’alimentazione locale. La carne di balena non è in commercio ufficialmente e il suo consumo oggi è molto dannoso per la salute umana. La presenza delle balene negli oceani, invece, è fondamentale per il benessere dell’ecosistema marino per via della produzione di deiezioni che preservano il fitoplancton, la base della catena alimentare marina.

 

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